Eccoci di nuovo qui per la mia rubrica “Lo sapevi che”. Questa volta parliamo di coltellini svizzeri.
Onestamente, non ne ho mai avuto uno, però è uno di quegli oggetti che ha sempre fatto parte della nostra società e di cui spesso non ci chiediamo quando sono nati ma soprattutto come e perché.
Beh, dal nome, tutti possiamo dedurre che sia un’invenzione Svizzera, e non è del tutto falso.
O meglio, la storia dice che fu uno Svizzero, un certo Karl Elsener che, sul finire dell’ottocento, inventò questo strumento molto pratico che venne subito messo in dotazione per i soldati.
La sua utilità gli permise di essere un prodotto molto venduto e diffuso e il suo inventore ne beneficiò molto, soprattutto durante la prima guerra mondiale.
Ma, la verità è che, il signor Karl Elsener non ha inventato nulla di originale.
Infatti, il coltello multiuso esisteva già ai tempi degli antichi romani e ne fu la prova il ritrovamento di uno di essi da parte dell’archeologo Pietro Barocelli, nel 1917, scavando in una tomba della necropoli dell’odierna Ventimiglia. Databile II sec. d.C.

Come potete vedere nell’immagine, il coltello multiuso è composto di una lama, un punteruolo, una spatola, un pestello, un cucchiaio e una forchetta.
A riprova di tale ritrovamento, un secondo più recente reperto, rinvenuto alla fine del XX sec in un forte romano del Vallo di Adriano e ora esposto al Cambridge Fitzwilliam Museum. Databile III sec. d.C.

Molto simile al primo esemplare, sia per forma che dimensioni, con eccezione per la forchetta che è collocata all’altra estremità del cucchiaio.
Ciò confermare che, molto probabilmente, fosse una produzione seriale e che quindi veniva usato e diffuso, soprattutto tra i soldati, in tutto l’Impero.
La scoperta di questi coltellini, tra l’altro, smentisce l’idea che la forchetta sia comparsa solo nel tardo medioevo e che tutti i Romani mangiassero solo con le mani o al massimo con il cucchiaio.
Eravate a conoscenza di tutto ciò?
Io ho scoperto questa curiosità due anni fa, leggendo un articolo della rivista archeologica che si chiama “Archeo” e l’ho trovato davvero interessante ed illuminante.
Voi che ne pensate?
A presto con un nuovo trafiletto.
Chiara.
Come sempre articoli interessanti.
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Grazie, anche se il merito va anche alle riviste che leggo 😊
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Merito a te che le leggi 😀
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