Generalmente la storia viene considerata una delle materie più noiose a scuola.
Provate a chiedere ai ragazzi quale sono le materie che odiano di più, molti di loro vi diranno la storia…
Una volta, una mia amica, mi ha perfino detto: «Non capisco perché si studia la storia ancora anche alle superiori. Invece di togliere geografia, io eviterei di continuare a studiare storia. Perché farlo per tutti questi anni?».
Io rimasi basita da quell’affermazione, non solo perché la storia è sempre stata una delle mie materie preferite. Ma anche perché, a chi dice una cosa del genere sfugge il vero significato di studiare il passato.
Perché questo è la storia. È il nostro passato.
Eh sì, capisco che a volte possa sembrare un po’ noiosa, anche a causa del metodo d’insegnamento.
Io, per esempio, ho sempre avuto un problema con le date. La mia memoria a breve termine mi ha sempre impedito di ricordarle con il passare del tempo.
Le imparavo a memoria per l’interrogazione del giorno dopo ma, sistematicamente, le dimenticavo dopo tre/quattro giorni.
Ma la storia non è solo date.
Intendiamoci, conoscere il periodo storico che si sta studiando è importante, ma non c’è solo questo.
L’amore per la storia nasce, prima di tutto, da una curiosità innata.
Porsi delle domande ti porta a fare delle ricerche, a immergerti sempre di più nel passato per capire quando, dove e perché.
Perché è importante la storia? Perché il nostro presente lo dobbiamo a lei.
Perché se siamo quello che siamo è solo grazie alle scelte e alle scoperte fatte secoli prima. Grazie alle guerre, alle perdite e alle vittorie.
Comprendere ciò che ci permette di apprezzare di più il nostro presente, ci da l’esperienza giusta per evitare di fare gli stessi sbagli e ci avvicina di più alla storia.
Il passato è ancora vivo e spetta a noi alimentarlo ogni giorno con la nostra curiosità e con la ricerca della verità.
Chiara